
Carlotta ha trascorso 6 mesi a Salisburgo (Austria) come volontaria ESC!
Questa è la domanda che continuo a farmi da quando il 27 febbraio sono salita sul treno notturno marcato ÖBB, ho chiuso gli occhi sul vagone letto a Milano e li ho riaperti il mattino seguente a Salisburgo.
È vero, non sono andata molto lontana da casa. Tuttavia, era proprio a 393 km di distanza che si trovava il progetto di volontariato giusto per me. Nel 2020, però, questo non lo sapevo ancora.

Due anni, due corone d’alloro e un mancato Erasmus+ dopo, ancora non riuscivo a rinunciare all’idea di vivere all’estero. Dovevo solo ricalibrare il tiro e trovare un’opportunità aperta ai non–studenti. È così che mi sono imbattuta nel Corpo Europeo di Solidarietà. Decine di progetti interessanti in tutt’Europa tra cui scegliere, più il rimborso spese? Sign me up.
Da poco laureata in Comunicazione, l’idea di lavorare per akzente Jugendinfo Salzburg, un ente austriaco che mira a informare i giovani e giovanissimi su una miriade di tematiche diverse, mi ha attratta fin da subito. Quando l’idea è diventata realtà, le mie aspettative non sono state deluse. Dal creare post con grafica suggestiva e contenuto stimolante per i social media, alla manutenzione giornaliera del sito web, alla partecipazione a fiere, eventi fuori porta e laboratori nelle scuole, le attività che ho svolto sono state molteplici. Anche quando mi venivano assegnati compiti semplici, come impacchettare materiali informativi, fare l’inventario del magazzino, creare spille personalizzate o allestire la sala riunioni per una conferenza, non ce n’è stato uno che non mi abbia insegnato qualcosa.
Inoltre, ho avuto la fortuna di affiancare persone aperte, solari e inclusive, con cui ho stretto un ottimo rapporto personale. In particolare insieme alle mie colleghe Lena, Leonie e Vanessa ho riso molto e chiacchierato a lungo, scoprendo così tante piccole perle di cultura austriaca.
Probabilmente è proprio grazie al clima positivo e solidale di akzente Jugendinfo che non mi è (quasi) mai pesato svegliarmi presto e andare al lavoro. Il divertimento al di fuori dell’ufficio non è mancato. Salisburgo è una città meravigliosa, perfetta per gli amanti della cultura e della natura. Che si tratti di visite ai musei o viaggi verso le città vicine, concerti di musica classica o festival folkloristici, camminate in montagna o gite al lago oppure l’occasionale tuffo nell’acqua gelida dell’Almkanal, a Salisburgo è impossibile annoiarsi. Quando piove – e piove spesso – non c’è niente di meglio di passare una serata tra amici in birreria a condividere storie, Leberkäse e Pretzel.

Trovare un gruppo di persone con cui si sta bene e con cui trascorrere il tempo libero non è sempre facile o scontato. Per questo mi ritengo fortunata di aver incontrato delle persone stupende come Julia, Salva e Mireia e di poterli davvero chiamare amici. Non potevo chiedere dei compagni di avventura migliori. Partire con il Corpo Europea di Solidarietà si è rivelata un’esperienza indimenticabile. Non solo sono uscita dalla mia zona di comfort, ma ho anche imparato ad affrontare le sfide con una serenità e una forza che non credevo di possedere. Questo progetto mi ha aiutato a sentirmi più sicura di me e delle mie capacità, oltre a rendermi più fiduciosa rispetto a cosa il futuro ha in serbo per me. A chi è indeciso se partire o no, consiglio di prendere il coraggio a due mani e buttarsi, tenendo sempre cuore e mente aperti.
“Sei mesi all’estero possono cambiare la vita?”