Il racconto di Arianna e Federica sulla scoperta delle tradizioni cipriote durante il Natale

 In SVE

Il periodo natalizio porta con sé una particolare magia. Dalle strade illuminate, alle case che sfoggiano le più disparate decorazioni fino alle canzoni tradizionali che riecheggiano nei negozi e bar, il Natale è in grado di creare una speciale atmosfera che sembra quasi far dimenticare tutto ciò che ci circonda. Uno degli elementi del Natale che ha sempre affascinato è quello del non essere mai uguale, è incredibile infatti la moltitudine di tradizioni legate a questa festività che possiamo trovare in ciascun paese del Mondo.

 Il 2020, nonostante le difficoltà che ci ha messo sulla strada, ci ha regalato la possibilità di scoprire le diverse tradizioni natalizie di Cipro, piccola isola del Mediterraneo che da ormai qualche mese chiamiamo “casa”. Sebbene Cipro non rientri nell’immaginario comune del “paese da atmosfera di Natale”, sarà per il clima ancora particolarmente piacevole da sembrare di essere in primavera piuttosto che in inverno, i ciprioti hanno una lunga tradizione legata al Natale che passa da piatti tipici
a eventi che si tengono in questo periodo.
I preparativi per il Natale a Cipro iniziano almeno un mese prima delle festività. A partire dal 15 novembre, e proseguendo per tutti i 40 giorni che precedono il Natale, gli ortodossi ciprioti osservano il digiuno, durante il quale carne e latticini, così come uova (pesce, olio vegetale e vino possono essere consumati solo in determinati giorni) sono esclusi dalla dieta. Avendo avuto l’opportunità di parlare con i locali, abbiamo scoperto che i dolci tipici natalizi seguono questa tradizione.

I melomakarona sono dei biscotti tipici della cultura cipriota, greca e turca e sono a base di farina, olio di oliva, cannella, arancia, noci e miele. L’uso del miele ha molte associazioni simboliche prevalentemente religiose: tradizionalmente si pensava che tenesse lontano la sfortuna e portasse abbondanza, nutrendo così la famiglia sia a livello spirituale
che letterale. Secondo la tradizione, i melomakarona vengono mangiati durante i 40 giorni di digiuno dove è necessario evitare prodotti di origine animale. Invece, i kourabiedes sono dei biscotti al burro spolverati con zucchero a velo che vengono mangiati dopo il 25 dicembre per interrompere il digiuno.
Ovviamente, solo gli ortodossi praticanti rispettano ancora questa regola; infatti, in tutte le pasticcerie è possibile trovare
da novembre entrambe le varianti.

Come primi segni dei festeggiamenti compaiono le stelle di Natale che colorano le strade della città e le vetrine dei negozi. Le strade sono addobbate con luci colorate e sulle porte delle case spuntano le ghirlande natalizie. I pasticceri iniziano a preparare i deliziosi dolci tradizionali che presto entrano nelle case dei locali.

cipro

È curioso notare come a Cipro non esista il classico Babbo Natale bensì San Basilio (Agios Vasiolis), simbolo di misericordia nella religione locale.
Secondo la credenza, a Capodanno San Basilio porta un sacchetto di regali a ogni famiglia, e le madri, a loro volta, gli lasciano una speciale torta natalizia (chiamata in greco “Vasilopita”) sotto l’albero di Natale contenente una moneta e un bicchiere di vino. Al mattino, la torta viene tagliata e mangiata, e la persona che trova la moneta si ritiene fortunata per l’anno a venire.

 Infine, a Cipro il giorno dell’Epifania coincide con il giorno di Sant’Epifanio che ha un significato particolare per i locali in quanto divenne il primo arcivescovo dell’isola. Il 6 gennaio, i sacerdoti svolgono le celebrazioni religiose in chiesa e poi procedono con la benedizione delle acque seguendo il rito tipico della tradizione ortodossa. In questa occasione, gettano una croce in acqua e molti credenti si tuffano nelle fredde acque con la speranza di riuscire a trovarla per primi.

La nostra esperienza natalizia all’estero è stata particolare, ma sicuramente coinvolgente e piacevole.
Abbiamo potuto apprezzare l’accoglienza e l’ospitalità di una signora locale che ci ha omaggiato di gustosi melomakarona e kourabiedes fatti in casa e un cesto enorme di arance, mandarini e limoni! Negli uffici di Hope For Children ci siamo scambiati gli auguri e dei piccoli regali con il Secret Santa, un’occasione per conoscere meglio i nostri colleghi e cimentarci nell’indovinare il dono perfetto. Il pranzo di Natale è stato all’insegna dell’interculturalità tra tradizioni culinarie di diverse
nazioni e altrettanti giochi di intrattenimento.

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Per quanto il 2020 abbia sconvolto i nostri piani, non è riuscito a rubarci la voglia di viaggiare e di intraprendere nuove avventure.

Ci auguriamo che il 2021 ci permetta di scoprire meglio l’isola e tutte le sue diverse sfaccettature!

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