L’Associazione Joint all’Orienta Giovani di Varese

 In Formazione, Staff

L’Associazione di promozione sociale Joint era presente al primo degli Incontri Orientativi organizzati dal Servizio Informagiovani del Comune di Varese. Si tratta di un ricco calendario di incontri rivolti ai giovani studenti delle classi IV° e V° delle scuole superiori che sono vicini all’importante momento di scegliere l’università giusta per il proprio futuro.img_20161010_100400

Nel primo incontro, svoltosi il 10 ottobre 2016, circa 200 studenti, provenienti da quattro scuole tecniche e professionali di Varese e provincia, hanno riempito la Sala Montanari di Varese. A dare il benvenuto ai ragazzi c’era Francesca Strazzi, assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Varese, che ha aperto la giornata di lavori.

L’iniziativa è proseguita poi con la presentazione di diverse opportunità post-diploma.
Ognuno di questi percorsi è stato presentato da giovani che hanno fatto da “testimonial” per gli studenti, raccontando le propria esperienze di servizio civile, volontariato all’estero, studio universitario, tirocinio, corsi ITS/IFTS e lavoro.
Il racconto di testimonianze dirette si è dimostrato molto più efficace della semplice presentazione dei vari percorsi, per questo motivo da alcuni anni l’Informagiovani promuove questo evento nella speranza di aiutare i ragazzi in quest’ardua scelta.

Diana, ex volontaria sve in Croazia, inviata dall’Associazione Joint, ha raccontato e presentato laimg_20161010_103100 grande opportunità che questo programma dà a ciascuno. Non si tratta solo di “fare qualcosa”, è anche viaggiare, scoprire, conoscere, apprendere. In una parola: crescere.
I ragazzi si sono dimostrati molto interessati e hanno contribuito con domande e richieste di informazioni più specifiche.

“Scegliere per passione seguendo i propri desideri, capire che si diventa autonomi nella gestione del proprio tempo”, sono stati questi i rimandi più frequenti espressi. L’Erasmus e i campi di volontariato sono emersi come esperienze fondamentali di crescita e di riconoscimento di appartenenza ad una comunità più ampia.
L’elaborazione di un modello che parte dalla partecipazione, valorizzando le esperienze dei giovani, invitandoli a sperimentarsi, a riflettere e a raccontarsi, ha creato un circuito virtuoso dove i giovani sono non solo destinatari ma anche mittenti di informazioni ed esperienze.

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