L’esperienza SVE di Aleksandra: “La decisione migliore della mia vita”

 In SVE

Aleksandra è arrivata in Italia quattro mesi fa per il progetto SVE “Act Local, Think Social!” ospitato dal CIF-Vicopisano e coordinato da Associazione di promozione sociale Joint. Ecco il racconto dei primi mesi della sua esperienza.

L’anno scorso ho deciso di lasciare tutto e di avventurarmi in qualcosa che si chiama: SVE (Servizio Volontario Europeo), l’esperienza all’estero che ti permette di immergerti in un’altra cultura, di conoscere altre persone e vivere in un posto completamente diverso da quello a cui sei sempre stato abituato.
Dopo 4 anni all’università di Filologia, dopo tante ore trascorse sopra i libri di italiano, ho deciso, appunto, di andare nel Paese dove producono la miglior pasta e il miglior vino. C’è posto più bello della Toscana dove poter trovare tutto questo? Non direi.
Prima di partire per l’Italia non sapevo cosa pensare e cosa aspettarmi.foto1 sve

E’ stato facile dire che me ne sarei andata, ma molto difficile invece farlo. Avevo paura di tutto: di lasciare tutti i miei amici, di uscire dalla mia comfort zone e andare in un posto dove non conosco nessuno. Avevo paura della  gente che avrei incontrato, del piccolo paese nel quale sarei dovuta vivere ed anche del fatto che in Italia non ci fosse il mio amato burek (il nostro piatto tradizionale). Però, alla fine ho deciso di smettere di lamentarmi, di pormi domande inutili, di stare sempre nello stesso posto a causa delle mie paure! Ho fatto le valigie e sono partita.

Adesso eccomi qui, sono già 4 mesi che vivo la mia nuova vita proprio in Toscana, in un piccolo paese che si chiama Vicopisano, a soli 15 minuti da Pisa.
Vi ricordate tutte quelle foto e cartoline della Toscana che avete visto o le puntate televisive che vi mostravano le bellezze di questa bellissima regione? Dal vivo è ancora più bella!
Cosa ho imparato durante questi 4 mesi? Anche se non sembra, posso dire che la lista è abbastanza lunga: svolgendo il mio SVE presso l’associazione di volontariato CIF (Centro Italiano Femminile), che ha tra le tante attività quella del doposcuola e vari laboratori per i bambini e immigrati, ho imparato ad ascoltare meglio i bambini e le loro necessità e, grazie agli immigrati, a vedere il mondo da un altro punto di vista.

foto4 sveMa lo SVE non è solo imparare; è anche conoscere altre persone, farsi nuovi amici. L’organizzazione per cui lavoro per me è diventata più di una semplice organizzazione: è una famiglia. Le mie responsabili, già dal primo giorno, mi hanno accolta con un calore straordinario e mi hanno fatto sentire come se fossi a casa mia, il che non è sempre così scontato. Oltre a loro, ci sono anche i ragazzi che svolgono il servizio civile con cui ho stretto un’amicizia talmente bella che penso siano nati legami che possano avere un futuro…
Un’altra persona molto importante che non posso non menzionare è sicuramente la mia coinquilina Sara, con la quale vivo questa esperienza indimenticabile. La conversazione quotidiana che inizia in italiano e continua in 3 altre lingue (e a volte anche con i gesti) per noi rappresenta la normalità. Chi avrebbe detto che in un periodo così breve puoi incontrare tanti nuovi amici che ti fanno sentire bene, che ti riempiono d’energia e nei quali hai trovato le stesse tue caratteristiche e opinioni?
Grazie a tutti loro, fino ad adesso, sono riuscita a vedere tanti posti e tante meraviglie che questo paese ha da offrire: la bellissima Pisa, l’artistica Firenze, la straordinaria Lucca, la vivace Siena e tanti altri posti nascosti e non ancora scoperti che tolgono il fiato ad un’ amante della natura come me. Dicono che viaggiando si impari e ci si arricchisca, ed io lo confermo. Viaggiando ho imparato tante cose nuove sui posti che ho visitato ma non solo; ho imparato tantissimo anche su di me.

Quando sei da solo in un Paese straniero non è sempre facile riuscire a essere di buon umore perché ti manca tutto. Ti mancano i tuoi genitori, ti manca tuo fratello, i tuoi amici senza i quali, fino a qualche mese fa, non potevi immaginare di stare nemmeno un giorno. Ti manca il caffè che prendevi ogni giorno allo stesso bar, il cane del vicino che ti correva incontro ogni volta quando ti vedeva, ti manca la tua città i cui angoli conosci così bene che potevi girarla ad occhi chiusi. In realtà, ti manca tutto della vita che vivevi prima, anche le cose che ti davano fastidio, perché facevano parte di te. Adesso invece sei diventato un nuovo te; un nuovo te con un bagaglio personale pesantissimo che hai portato da casa e ti aiuta a crescere, a diventare una persona migliore e a raggiungere gli obiettivi che ti eri preposto quando hai deciso di intraprendere questo cammino. Però, non devi avere paura, perché non sei da solo. Ci sono tanti altri volontari che come te hanno deciso di fare la stessa pazzia e di vivere la stessa esperienza.

Una settimana fa ho avuto l’opportunità di conoscere giovani provenienti da tutte le parti d’Europa che quest’annofoto2 sve hanno scelto di fare il loro volontariato in Italia. Una settimana che ti resta nella mente, nel cuore e che ti entra sotto la pelle, nelle ossa. Sette giorni indimenticabili con persone venute da Francia, Serbia, Russia, Portogallo, Georgia, Ungheria, Spagna, Croazia e tanti altri paesi, con delle storie e esperienze così diverse che ogni giorno trascorso a Roma (dove si faceva il nostro training all’arrivo) diventava uno spettacolo a sé. Parlavamo delle nostre esperienze, dei nostri Paesi, dei nostri hobby, delle nostre abilità e imparavamo gli uni dagli altri. Imparavamo ad imparare; ci ascoltavamo, usavamo tutto quello che finora abbiamo imparato per poi passarlo agli altri, ma quello più importante è che ci siamo divertiti un sacco! Tante personalità diverse, tanta energia, tante idee e buon umore che non trovo le parole giuste per descriverlo! Tutto questo, certo, non sarebbe stato possibile senza i nostri stracreativi e divertenti insegnanti: Luca, Stefania, Elisabetta e Giuseppe che ci hanno mostrato tante nuove opportunità che ci aspettano dopo questa esperienza, che hanno approfondito le nostre conoscenze e competenze e che ci hanno aiutato tanto in questo percorso  che è lo SVE. Non vedo l’ora del nostro prossimo incontro!

Ecco, questa è solo una parte dei tanti pensieri ed emozioni che sto attraversando e purtroppo non penso ci sia un modo appropriato per descriverli. Credo che questa esperienza vada vissuta di persona per poter capire quello che ho cercato di riportare in poche parole (perché, poi, non sono tanto brava a scrivere 🙂 ). Questi 4 mesi mi sono volati, ma non vedo l’ora di vedere cosa mi porteranno gli altri 8!
Saluti dalla Toscana!

Aleksandra

Recommended Posts
Contact Us

We're not around right now. But you can send us an email and we'll get back to you, asap.

Not readable? Change text. captcha txt

Start typing and press Enter to search

sve vigoesperienza sve putignano