
Scambio internazionale “EqualART”: l’esperienza di Agnese
Agnese è stata il group leader per l’Associazione Joint, durante lo scambio EqualART, tenutosi a Malaga dal 4 al 14 ottobre 2016. Ecco a voi il racconto della sua esperienza.
In the variety I live. My life and liberty.
Quando si pensa ad un modo per creare una canzone scritta e composta da giovani di ben 7 nazioni differenti, verrebbe spontaneo rispondere “facile, con l’inglese”! Invece no, il modo migliore per unire giovani di 7 nazioni diverse per parlare attraverso una canzone dell’uguaglianza di genere e la disparità sessuale è principalmente uno: il cuore.
Questo è accaduto durante lo scambio EqualART organizzato dall’associazione GDR Valle del Guadalhorce, tenutosi a Malaga dal 4 al 14 ottobre 2016, per cui ho avuto il grande piacere di partecipare come group leader per l’Associazione JOINT di Milano, partner italiana dello scambio, insieme a Elena, Gloria, Joele, Marco e Andrea.
In 10 giorni vissuti nel centro di innovazione sociale “La Noria”, una struttura immersa nel verde a pochi passi dal centro di Malaga, ho avuto modo di affrontare insieme ad altri 42 ragazzi della mia età, un tema molto delicato ed attuale, l’uguaglianza di genere e la disparità sessuale, intese in tutte le sue forme di tragica espressione: femminicidio, razzismo, xenofobia e qualunque tipologia di discriminazione sociale
Un tema che ci tocca nel profondo se solo consideriamo la cronaca attuale sia italiana che straniera. “Ogni anno in Spagna vengono uccise circa 50 donne, nel mondo non si sa… – recitano Laura, Ana e Maria José, coordinatrici del team spagnolo durante la performance finale – non vi è stato mai un terrorismo che uccide tante persone come la violenza di genere”.Allo scambio a cui hanno partecipato oltre al gruppo italiano guidato da Joint anche giovani provenienti da Portogallo, Slovenia, Germania, Polonia, Romania e Spagna, si è affrontato nella prima parte la questione dell’uguaglianza di genere attraverso tavole rotonde, workshop, estemporanee di musica e teatro legate alla problematica della disparità di genere. Ognuno ha portato la sua esperienza per meglio sensibilizzare l’altro, abbiamo scoperto realtà che non conoscevamo poiché lontane da noi, così come abbiamo avuto la consapevolezza che le notizie corrono veloci in tutto il mondo come ad esempio i comunicati stampa delle recenti Olimpiadi in cui, ogni qualvolta le donne vincevano una medaglia, il merito veniva attributo dai giornalisti all’allenatore (se uomo) o il beneficio di tale vittoria era dovuto al fatto che l’atleta fosse “figlia di…”, “ moglie di “, “fidanzata di..”.
…”, “ moglie di “, “fidanzata di..”.
Possibile che nel 2016 vi siano ancora tali idee stereotipate risalenti all’Era Paleolitica?
Grazie a questo scambio abbiamo potuto avere la visione globale di questa piaga che è la disparità di genere ma ciò non ci ha scoraggiato, anzi, ha messo in moto tutti i nostri talenti nella creazione di una canzona allegra, pervasa di Rumba Spagnola, che ha tirato fuori la nostra “rabbia” ma manifestata con il sorriso, con la gioia, con l’energia e la carica emotiva che caratterizza, per fortuna, ancora una buona parte dei giovani del mondo.
Nasce così “Life and Liberty” brano interamente scritto, composto ed eseguito dai partecipanti dello scambio EqualART con il prezioso aiuto del cantautore spagnolo Miguel Heredia.
Abbiamo avuto anche l’opportunità di registrare in uno studio professionale come musicisti professionisti, in mezzo a noi c’erano tanti partecipanti che fanno della musica la loro professione ma anche moltissimi semplici amatori che si sono potuti cimentare nel workflow professionale di una canzone.Il risultato è stato incredibile: abbiamo scritto in solo una settimana una canzone, arrangiato la melodia, inciso in studio, abbiamo realizzato una coreografia originale basata sulla canzone ed per finire abbiamo girato un LIPDUB sempre a difesa dell’uguaglianza in senso universale.
Tutto questo ha avuto il suo culmine in una performance finale aperta al pubblico nei giardini de “La Noria” alla presenza dei cittadini di Malaga e della TV e radio spagnola “Canal Sur”.
Tutti insieme, con la stessa maglia viola (derivante dall’unione di rosa e blu), con la stessa energia e lo stesso cuore abbiamo presentato quello che è nato da dieci intensi giorni vissuti insieme.Di questo parlo quando parlo di cuore: non servono grandi discorsi pieni di parole e gesti plateali… la pace sociale, la tolleranza, il vivere civile si conquistano semplicemente accettando e rispettando l’altra persona in quanto “puro e semplice” essere umano.
Agnese Correra