Scambio internazionale a Fobello: Be your media,
38 partecipanti di 6 nazioni diverse per 10 giorni in una località di montagna. Questi sono gli ingredienti ideali per la riuscita di uno scambio internazionale. L’incontro, facente parte del progetto Erasmus+, finanziato dalla commissione europea, si è tenuto a Fobello, in provincia di Vercelli, dal 13 al 22 novembre, lo scambio “Be your media”, organizzato dall’associazione No Borders di Milano. Per circa 10 giorni giovani dai 18 ai 30 anni si sono riuniti nella natura limpida della Val di Sesia, senza alcuna connessione internet e telefonica, per parlare dell’influenza dei mass e social media sui giovani.
Le attività, organizzate dallo staff italiano, prevedevano diversi approcci per una migliore conoscenza del mondo mediatico. Il format era quello dell’educazione non formale, un modello educativo che permette di imparare gli uni dagli altri, di scambiare esperienze senza dover formalizzare il tutto in termini di luoghi e gerarchie.
Tra i metodi utilizzati per lo svolgimento dei compiti assegnati si è visto utilizzare il “learning by doing” e il metodo del “working in teams”.
Le giornate, intense, iniziavano con un “energizer”, attività di risveglio di gruppo, volta per volta organizzate da una nazione diverse, per poi iniziare le attività come da programma.
Si è discusso del processo di formazione di una notizia e dei rischi di manipolazione che essa corre. Inoltre ogni nazione ha presentato il quadro del mercato mediatico del proprio paese dandone una rappresentazione in termini di influenze politiche e dunque di indipendenza. Tra le varie, si è anche analizzato il cambio tra nuovi e vecchi media e, divisi per gruppi, si è creato un nuovo social network da sottoporre al giudizio degli altri gruppi.
Una giornata intera è stata spesa invece nella città di Milano, mentre un’altra per escursioni in montagna o nei comuni limitrofi. Un’altra, sempre intera, per la creazione di contenuti multimediali su tutto lo scambio.
Le serate erano adornate da eventi di presentazione dei singoli paesi con danze, musiche e cibi tipici oltre a spaccati di tradizioni locali. Dopo, come vogliono gli incontri internazionali migliori, si restava a discutere degli argomenti dei massimi sistemi, si sorseggiava una birra e si socializzava, raccontandosi un po’ agli altri e portandosi a casa qualche nuova amicizia europea.
Di Italo Angelo Petrone