ESC Team 2025 con Fattoria L’Arca | I volontari e le volontarie raccontano la loro esperienza!

Il progetto ESC Team “Team for Healthy Life 3 – T4HL3”, finanziato dal programma Corpo Europeo di Solidarietà e gestito da Associazione Joint in collaborazione con Fattoria L’Arca in Italia, è giunto al termine!

L’obiettivo generale del progetto, in linea con le priorità stabilite per il 2021, era quello di promuovere il benessere e uno stile di vita sano per i volontari e per le comunità locali. È stata un’opportunità per i partecipanti di riconquistare uno spazio di socializzazione in modo sano e sicuro, partecipando ad attività di volontariato che promuovono l’inclusione di gruppi vulnerabili, la salute e il benessere nella comunità.

Le attività del progetto si sono concentrate su temi specifici, in base all’organizzazione ospitante e ai bisogni della comunità locale:

  • natura e vita all’aperto

  • salute mentale

  • prevenzione e promozione della salute

  • alimentazione consapevole

Scopriamo cosa hanno raccontato i partecipanti!

La testimonianza di Aurora

Ciao! Mi chiamo Aurora e vengo da Roma. Ho fatto domanda per il progetto a Belvedere Marittimo per diversi motivi. Prima di tutto, sentivo il bisogno di fuggire dal caos della mia città e trovare un luogo più tranquillo, dove potermi riconnettere con la natura e scoprire la realtà del Sud Italia. Ero anche molto interessata ad approfondire l’agricoltura biologica e ad acquisire nuove competenze pratiche. Inoltre, desideravo trascorrere del tempo significativo con altre persone e far parte di un’esperienza condivisa. In passato ho lavorato nel campo dell’educazione con bambini e adolescenti. Tuttavia, con il tempo ho capito che mi sento più realizzata lavorando all’aperto e a contatto con la natura. Questo progetto mi ha dato la possibilità di esplorare davvero questa passione. Durante questi due mesi, le nostre mansioni sono cambiate molto a seconda delle necessità del progetto. Abbiamo iniziato preparando i campi, concimando il terreno, piantando e prendendoci cura degli ortaggi. Abbiamo anche lavorato con gli animali, come capre e galline. Poiché il luogo che ci ha ospitati è anche un agriturismo, abbiamo avuto l’opportunità di partecipare a due eventi, aiutando come camerierə e assistendo in cucina. Sono davvero grata per aver avuto l’opportunità di partecipare a questa esperienza. Mi sento fortunata ad averla condivisa con un gruppo di persone meravigliose—divertenti, gentili, empatiche e prive di giudizio. Ci siamo supportati a vicenda e siamo cresciuti insieme. Consiglierei assolutamente questo progetto ad altri giovani. È un’ottima opportunità per aprire la mente, entrare in contatto con altre culture e abitudini, imparare a condividere e collaborare, rispettare i bisogni degli altri e acquisire esperienza pratica in un contesto completamente diverso.

La testimonianza di Liza

Ehi! Sono Liza, ho 18 anni e vengo dall’Ucraina. Due mesi fa ho partecipato a un progetto di volontariato in Italia, a Belvedere Marittimo—e posso dire sinceramente che è stata una delle esperienze più significative della mia vita. Ho fatto domanda perché volevo esplorare un nuovo Paese, conoscere nuove persone e vivere qualcosa di diverso. Non avevo molte aspettative—solo la speranza di vivere avventure e trovare buona compagnia. Ma alla fine ho ricevuto molto di più: una seconda famiglia, ricordi indimenticabili e una nuova comprensione di me stessa. Il progetto era incentrato sull’agricoltura. Passavamo le giornate a raccogliere frutta e verdura, imparando a selezionarla, e facendo TANTISSIMO lavoro fisico. A essere onesta, non pensavo che mi sarebbe piaciuto così tanto—e invece si è rivelato il miglior tipo di lavoro possibile. C’era qualcosa di davvero radicato, autentico. Le mattine iniziavano alle 5 con un caffè forte e gli occhi ancora mezzi chiusi, ma una volta preso il ritmo, era quasi una forma di meditazione. A volte bastava spegnere il cervello e lasciare che fossero le mani a lavorare—ed era incredibilmente rilassante. Il nostro gruppo è diventato presto una vera squadra: le battute, le canzoni, tutto rendeva ogni giornata di lavoro più leggera. Ho anche iniziato a imparare l’italiano—abbiamo fatto lezioni ufficiali ogni settimana, ma ho anche imparato tante parole lavorando, nei negozi, viaggiando, e soprattutto ordinando il gelato (abilità fondamentale!). Quando sei circondatə dalla lingua ogni giorno, ti entra in testa senza che te ne accorga. È un’occasione fantastica per ogni volontario, perché puoi praticare tutto il tempo—nel campo, a pranzo, o anche quando qualcuno urla qualcosa in italiano e tu cerchi solo di capire se è una cosa buona o cattiva! È stato bellissimo quando ho cominciato a capire intere frasi senza dover chiedere ai miei amici di tradurre! Ogni volta che avevamo un po’ di tempo libero, coglievamo ogni occasione per esplorare città e spiagge. Che fosse perdersi apposta o andare a caccia della pizza migliore, ogni gita diventava un’avventura. Ogni weekend era la scusa perfetta per rilassarsi, ridere, e creare ricordi che hanno reso questa esperienza ancora più speciale. Un consiglio? Non sprecare nemmeno un momento: esci e scopri tutto quello che puoi! Questo progetto mi ha davvero cambiata. Ho scoperto tanto su me stessa, sono diventata più sicura, e ho imparato a godermi le piccole cose—persino le mattine presto e le mani stanche, la “passeggiata” italiana, i tramonti e le giornate in spiaggia. Se stai pensando di fare qualcosa del genere, non esitare. Sii apertə, curiosə, e prontə a dire di sì. Incontrerai persone da tutto il mondo che diventeranno una seconda famiglia. Riderai, crescerai, magari piangerai un po’ alla fine (forse anche più di un po’), e tornerai a casa con storie che racconterai per anni. Quindi fallo! Alla mia squadra meravigliosa—vi voglio un mondo di bene. Grazie per aver reso questo viaggio indimenticabile. Mi mancate già e conto i giorni fino a quando ci rivedremo. Ovunque ci porti la vita, questa esperienza e il legame che abbiamo creato resteranno sempre con me.

La testimonianza di Mayla

Sono Mayla, ho 28 anni e la mia storia con L’Arca non è un capitolo chiuso, ma un libro che amo riaprire. La prima volta è stata una scoperta, un tuffo nell’ignoto che mi ha regalato lezioni preziose. Questa volta, però, è stato un ritorno a casa, ma con uno sguardo diverso, più consapevole. Ho ritrovato l’atmosfera accogliente, le persone straordinarie e quel contatto costante con la natura che mi mancava tanto. Il profumo della terra, il fruscio del vento tra gli ulivi, i colori vibranti dell’orto: ogni dettaglio era familiare, eppure portava con sé una nuova profondità, la consapevolezza di ciò che avevo già vissuto e quanto mi era mancato. Anche se mi ero già cimentata nella coltivazione dell’orto, nelle attività culinarie e non solo, ogni giorno è stata una nuova immersione. Non si trattava più della “prima volta”, ma di un rafforzamento, di un radicamento ancora più profondo in quelle pratiche che mi hanno così arricchita. L’aspetto umano de L’Arca è ciò che rende questo luogo davvero magico. La prima esperienza mi ha permesso di conoscere persone meravigliose, di condividere risate e, a volte, anche qualche lacrima. Questo secondo soggiorno ha rafforzato quei legami e ne ha creati di nuovi. Ritrovare volti amici e accogliere nuovi compagni di avventura da ogni angolo del mondo ha reso l’esperienza ancora più ricca. Abbiamo imparato gli uni dagli altri, scambiando non solo esperienze lavorative ma anche pezzi delle nostre vite, delle nostre culture. L’Arca si è confermata un luogo di crescita personale, dove ho continuato ad affrontare le mie paure, a superare nuovi limiti e a consolidare la fiducia in me stessa. Ricordo ancora le albe prima di iniziare a lavorare, che ora assaporavo con una gratitudine ancora maggiore. I pomeriggi dedicati all’esplorazione dei dintorni, come il rafting sul fiume Lao o le sessioni di pasta fresca e ceramica, le attività con le associazioni locali, sono stati ancora più preziosi, perché sapevo di essere lì per scelta, per approfondire un’esperienza già amata. Consiglio vivamente questa esperienza a chiunque cerchi un’avventura autentica, un’opportunità di crescita personale, e magari, come me, un luogo dove poter tornare ancora e ancora. L’Arca è molto più di un’azienda agricola: è un luogo dove i sogni prendono vita, e dove, per la seconda volta, ho ritrovato un pezzo di me stessa.

La testimonianza di Dasha

Da marzo a maggio 2025 ho partecipato al progetto di volontariato ESC Team for Healthy Life 3.0 (T4HL3) a Belvedere Marittimo, in Italia. Ospitato da Associazione Joint e realizzato presso l’Agriturismo L’Arca, una splendida fattoria sociale situata tra le colline calabresi, questa esperienza è stata davvero indimenticabile. Il progetto aveva l’obiettivo di promuovere uno stile di vita sano e sostenibile, ed è proprio quello che abbiamo vissuto ogni giorno. Abbiamo lavorato all’aperto quattro giorni a settimana svolgendo varie attività: piantare ortaggi, raccogliere i prodotti, nutrire gli animali, scavare la terra, pulire gli spazi verdi e lavorare nelle serre. Era un lavoro pratico e concreto, che mi ha fatto sentire in connessione con la natura e orgogliosə di ogni piccola cosa che realizzavamo come squadra. Ogni settimana avevamo una giornata dedicata ai laboratori. Alcuni erano organizzati per noi, come il rafting sul fiume Lao (un’esperienza incredibile), la lavorazione della ceramica, l’intreccio di cestini e anche la preparazione di piatti tradizionali. Ma ciò che mi è piaciuto di più è stato il fatto che avevamo anche la possibilità di proporre e condurre i nostri laboratori. Alcuni volontari hanno organizzato lezioni di pittura, corsi base di italiano e laboratori di macramè. È stato bellissimo condividere le nostre competenze e creare qualcosa insieme. Le condizioni di vita erano semplici ma accoglienti: condividevamo le stanze, mangiavamo pasti deliziosi cucinati da Anna e passavamo molto tempo insieme come gruppo. Ho conosciuto persone provenienti da diversi Paesi, ho imparato molto su me stessə e sugli altri, e ho stretto amicizie che porterò sempre nel cuore. Questo progetto non è stato solo volontariato—è stato crescita, connessione e uno stile di vita più lento e significativo. Sono davvero grato/a di averne fatto parte e lo consiglierei a chiunque sia alla ricerca di un’esperienza unica e arricchente.

ESC Teams con il Corpo Europeo di Solidarietà

La particolarità dei Team ESC è la loro breve durata, che può variare da 2 settimane a massimo 2 mesi. Questo li rende accessibili anche a giovani che studiano o lavorano e non possono dedicare un intero anno a un progetto all’estero! Nonostante la brevità, i Team ESC offrono esperienze di vita intense e significative, in cui si possono acquisire numerose competenze professionali. Inoltre, condividendo la vita e il lavoro con un gruppo, come in una comunità, i partecipanti hanno l’opportunità di creare legami forti anche in poco tempo.

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