Il volontariato europeo di Samuele: una breve ma intensa esperienza a Cipro

 In SVE, Volontariato internazionale

Prima di partire per Cipro, ero già a conoscenza di alcune cose. La trovavo già una terra affascinante. Territori sotto controllo britannico, paese diviso.

Sapevo per certo che avrei visitato Nicosia ma non avrei mai immaginato di viaggiare così tanto per l’isola e chevolontariato sarebbe stato così stimolante e affascinante. Ho avuto possibilità di partecipare a due progetti di volontariato di gruppo e non li dimenticherò mai.
Perché sono andato a Cipro? Chi lo sa? La prima cosa che ho provato sulla pelle è stato sicuramente il clima caldo. Cipro è a volte considerato come parte del Medio Oriente ma mi ero immaginato un clima decisamente più secco. Non ho mai sudato così tanto. Fortunatamente il primo mese l’ho passato nel piccolo paese di Lysos, altitudine circa 500 metri. Le notti erano fresche e perfette per dormire. Il secondo mese l’ho passato a Dali, vicino a Nicosia. Qui il clima è stato decisamente più caldo nonostante fosse ottobre ma comunque fresco durante la notte. L’escursione termica è notevole dappertutto a Cipro. Posso dire che il problema non è stato assolutamente il calore quanto il condividere un bagno con 15 persone. Siamo riusciti nell’impresa di non litigare per il bagno? Assolutamente sì. É stato impegnativo? Sicuramente ma alla fine del mese eravamo a conoscenza dei bisogni di ognuno.

volontariatoCosa ho fatto a Cipro? Nel primo mese ho raccolto carrubi, frutti che si possono trovare anche nel Sud Italia, specialmente in Sicilia. Si tratta di un frutto duro e scuro che può essere utilizzato per fare sciroppi, biscotti e perfino cioccolato. Non un gusto semplice, abbastanza amaro. Dopo due settimane di sveglie alle 6/7, cadute da alberi, ferite, reti puzzolenti, clima caldo, lavoro con contadini che parlano solo greco, i carrubi si amano o
si odiano ma sicuramente restano impressi. Solo carrubi? No, durante il primo mese ci siamo anche occupati di ridipingere lo steccato della chiesa, abbiamo raccolto uva e abbiamo ridipinto il ranch di una donna britannica. Il secondo mese abbiamo aiutato in un festival a tema sostenibilità ambientale (Xarkis festival).

volontariatoNonostante una mancanza generale di organizzazione è stato bello essere immersi in un ambiente giovane dove è stato possibile discutere dei maggiori temi del nostro tempo. Non dimenticherò mai la cena in campagna dove siamo stati invitati dai locali del paese (Lympia) dove si teneva il festival. Il miglior momento è stato sicuramente il concerto del sabato sera (specialmente i Monsieur Doumani, che consiglio a tutti). Dopo ilfestival abbiamo raccolto olive per circa 5 giorni. Un lavoro di pazienza a differenza della raccolta dei carrubi che è più energetica e veloce. Gli ultimi giorni abbiamo sfruttato le energie rimaste per dare vita a un possibile progetto futuro. Ci siamo occupati di ripulire e rinnovare il giardino e una stanza nella casa del nostro mentore, Alexis. L’idea di base è la creazione di uno spazio per la comunità dove ci si può rilassare e parlare ma anche assistere a workshop a tema ambientale, aiutare nel giardino e scambiare vestiti. É un inizio e speriamo sia possibile continuarlo.

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 Questi due mesi sono stati intensi. Sono stato estremamente fortunato di far parte di due magnifici gruppi di persone. Ho visitato il distretto di Paphos e il suo patrimonio UNESCO, la Laguna Blu, la penisola di Akamas e la Roccia di Afrodite. Ho visitato Ayia Napa, Capo Greco (la parte più a Est d’Europa se non si contano i territori d’oltremare). Le magnifica catena dei Monti Troodos e il monastero Kykkos. Poter ammirare il mare
dalla cima più alta (Monte Olimpo) è stato incredibile. Ho avuto anche la possibilità di passare a Limassol/Lemesos e Larnaca/Larnaka ma il posto di cui mi sono innamorato è sicuramente la capitale divisa Nicosia/Lefkosia/Lefkoşa. Una città disorganizzata con tantissima storia. Abbiamo visto il muro, non propriamente un muro e la vita notturna. Non posso non menzionare la parte turca dell’isola. Ho visitato Kyrenia/Girne e Famagusta/Ammochostos/Gazimağusa. Non dimenticherò mai Maras/Varosha. Quartiere greco-cipriota immenso abbandonato dopo l’occupazione turca. Una città fantasma. Chiudo citando la selvatichezza della penisola di Karpaz e la magnifica serata attorno al fuoco sulla spiaggia.

Cos’altro? Cibo, buonissimo. Halloumi (un formaggio che non si scioglie) che si trova dappertutto,volontariato

souvlaki, meze, qualsiasi frutto, yogurt, hummus e insalate senza dimenticare i buonissimi simit e menemen provati a Kyrenia.

 I due gruppi sono stati fantastici, ringraziare 25 persone è impresa ardua. Mi sono goduto ogni momento e sicuramente rivedrò alcuni dei volontari. Ciò che posso fare è ringraziare in ogni possibile lingua, è il minimo.
Gracias, danke, hvala, tack, merci, dzięki, mulțumesc, köszönöm, cảm ơn, Shnorhakalut’yun, efcharisto, teşekkürler, thank you, grazie
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