Dal 21 al 29 luglio ho avuto la possibilità di partecipare a Music4Unity, uno scambio Erasmus+ che si è svolto a Rabka-Zdrój, una piccola cittadina nel sud della Polonia immersa nella natura e circondata dai monti. È stata una settimana intensa e speciale, in cui la musica è diventata il filo conduttore per conoscerci, esprimerci e sentirci parte di un’unica comunità europea.
Gli obiettivi del progetto erano quelli di sviluppare la creatività musicale, rafforzare l’unità attraverso la collaborazione e dare voce ai giovani su temi come inclusione, pace e solidarietà.
Fin dal primo giorno mi sono trovato in un ambiente accogliente e multiculturale: ragazzi e ragazze provenienti da diversi paesi, ciascuno con la propria storia e il proprio bagaglio musicale. Da subito abbiamo capito che nonostante le differenze culturali e linguistiche avevamo tutti una passione che ci accomunava e che nei giorni successivi si è rivelata un vero e proprio linguaggio attraverso cui poter comunicare: la musica.
Ogni giornata era scandita da attività creative: scrittura collettiva di testi, prove di gruppo, sperimentazioni musicali e preparazione di performance. Abbiamo formato band interculturali, mescolando strumenti, stili e influenze, e questo ci ha permesso non solo di creare brani originali, ma anche di imparare ad ascoltarci e collaborare in profondità.
La villa che ci ha ospitati con la sua piscina e il suo gazebo, che è stato il simbolo di una settimana indimenticabile all’insegna della musica, del divertimento e della comunione tra culture, è stata la cornice perfetta per il progetto. Tutto questo è stato possibile anche e soprattutto grazie all’impegno costante di Fabio, Kami e degli altri ragazzi che si sono occupati dell’organizzazione. Attraverso le loro attività ci hanno fatto subito rompere il ghiaccio e ci hanno permesso di vivere appieno questa settimana.
Non sono mancate le serate interculturali, momenti in cui ogni paese condivideva tradizioni, cibi, canzoni e danze tipiche. Dai balli popolari ungheresi agli scioglilingua cechi, passando per le canzoni spagnole e portoghesi queste serate sono state un’occasione per viaggiare simbolicamente in Europa restando tutti nella stessa sala.
L’atmosfera che si respirava era sempre di festa e di libertà. Ho trovato persone mature in grado di ascoltare che mi hanno permesso di esprimermi liberamente e abbandonarmi all’improvvisazione senza avere paura di sbagliare o di essere giudicato.
Tornando a casa, porto con me non solo le canzoni che abbiamo creato insieme, ma soprattutto le relazioni e i ricordi condivisi. Music4Unity mi ha insegnato che la musica è davvero un linguaggio universale, capace di unire persone diverse e farle sentire parte di qualcosa di più grande.
Se vuoi partecipare anche tu ad uno dei nostri scambi scopri il sito scambiinternazionali.it