
11 Mesi in Portogallo: la Testimonianza di Mattia come volontario!
Mattia ha trascorso 11 mesi a Lisbona come volontario del Corpo Europeo di Solidarietà presso l’organizzazione Associação Spin. Curiosi di scoprire cosa significhi vivere un anno dedicato alla solidarietà, gli abbiamo chiesto di raccontarci cosa ha significato per lei questo viaggio unico.
La testimonianza di Mattia
Sto scrivendo queste parole dalla mia camera in Italia, appena tornato da Lisbona e ancora infatuato da una città che abbraccia culture, stili di vita diversi, e una leggerezza d’animo che diventa parte di te. Scrivo questo articolo consapevole che gli ultimi giorni trascorsi a Lisbona questa settimana non sono veramente stati i miei ultimi giorni. Le connessioni fatte in un anno sono troppo forti per troncarle di netto, e sono sicuro che prima o poi tornerò, ma per ora è giusto che le strade si separino, così che possa pienamente capire quanto voglia tornare, e anche per cercare di fare un recap del mio progetto e delle mie esperienze. Ho scelto Lisbona e il Portogallo quasi per caso. Venivo già da un periodo all’estero a causa dei miei studi e sapevo di voler continuare a fare altre esperienze internazionali. Ho scoperto dell’ESC e del mondo del volontariato internazionale a 29 anni e sapevo quindi che quest’anno era probabilmente il mio ultimo anno utile per fare un’esperienza di questo tipo. Ho fatto domanda per diversi progetti e Lisbona è stato il mio primo si ottenuto; non ho avuto molto tempo per ragionare sulla mia decisione, e ora, un anno dopo, sono contento che la mia sfrontatezza e curiosità abbiano avuto la meglio sui miei dubbi e timori. Il mio progetto si è svolto ad Associação Spin, una NGO locale in un “bairro” (quartiere in portoghese) a Lisbona che organizza progetti locali e internazionali, finanziati dall’Erasmus+ e dedicati a chi come me vuole fare esperienze di vita diverse e significative. Fin da subito tutti i membri di Spin mi hanno accolto col sorriso sulle labbra e ho ottenuto compiti e mansioni che mi hanno fatto sentire occupato, dalla realizzazione di contenuti social, a compiti più mondani di ufficio, fino al supporto dei progetti e degli eventi cardini dell’organizzazione. Ho imparato come si lavora in un ambiente multiculturale e dinamico e ho avuto la fortuna di essere una parte attiva di progetti internazionali organizzati da Spin: Corsi di formazione, Workshop, progetti per la comunità, è stato un anno pieno e soddisfacente, e nonostante avrei voluto essere più coinvolto nella progettazione di alcuni di questi progetti, sono comunque grato di questa esperienza e mi porterò con me tutti i momenti di educazione attiva e passiva che ho vissuto con gli altri volontari. Ma le attività legate al progetto non sono l’unica parte dell’esperienza ESC. Vivere in altro paese, scoprite culture diverse e adattarsi a situazioni e momenti difficili, imparare a condividere spazi con altre persone, considero questi aspetti fondamentali per la mia crescita personale e per tutto quello che ho imparato. Ringrazio tutti i volontari e gli amici che ho conosciuto a Lisbona e che non hanno mai reso banale questa esperienza; in particolare voglio ringraziare i miei coinquilini: molti, forse troppi! con loro ho condiviso esperienze di vita che mi porterò per sempre nel cuore. Infine, voglio ringraziare Lisbona: le colline, gli azulejos, le scale infinite, i tramonti, la musica fino alle sette del mattino, il carnevale, un’estate pazza, un oceano di esperienze che faranno di questa città una casa per sempre. Un anno così non si può dimenticare mai, e ora guardo con fiducia al futuro e alle prossime esperienze che verranno.
L’esperienza di Mattia è solo uno dei tanti esempi di come il Corpo Europeo di Solidarietà possa trasformare una semplice opportunità in un’avventura ricca di significato. Se anche tu vuoi metterti in gioco, esplorare nuove culture e lasciare il tuo segno, visita il sito corpoeuropeodisolidarieta.net per scoprire i progetti disponibili e candidarti. Il prossimo viaggio potrebbe essere il tuo!