Andrea ha trascorso 10 mesi di ESC in Portogallo con Associazione Spin
Che dire, un’esperienza semplicemente pazzesca.
Sono ormai una decina di giorni che non sono più a Lisbona e già ne sento la mancanza, insieme a tutto ciò che ho passato in questo periodo e alle persone che sono entrate nella mia vita un po’ random e che ora hanno un posto speciale nei mei ricordi. Quando sono arrivato non sapevo bene cosa aspettarmi, ora vorrei solo tornare indietro nel tempo per rivivere tutto esattamente come è stato, insieme a tutti gli alti e i bassi. Non cambierei nulla se non il fatto di poter non finire mai.
Il Portogallo, ed in particolare Lisbona, è un luogo sorprendete e pieno di meraviglie che mi ha accolto facendomi sentire a casa in effetti adesso mi sento quasi fuori posto qui in Italia e sento la mancanza di un posto a cui sento di appartenere. Durante il mio volontariato a SPEM mi sono sentito come se fossi parte di una famiglia e questo mi ha motivato molto a continuare lungo questa strada. Lo stesso vale per le persone con cui ho vissuto e che hanno lasciato un segno indelebile dentro di me. Scrivo queste parole come un flusso di coscienza, ancora preda delle emozioni, c’è ancora così tanto da dire che temo non mi basterebbe un mese per scrivere tutto. Però c’è qualcosa di cui sono certo: non potrei essere più grato di aver avuto questa opportunità che mi ha fatto crescere molto e mi ha aiutato anche a ripensare alla mia persona e lavorare su di me. Insomma consiglio questa esperienza a chiunque voglia uscire dalla sua comfort zone o semplicemente mettersi alla prova costruendo una nuova quotidianità in un ambiente dove tutto è da scoprire e che porta spesso a ripensare a quelle che sono le proprie abitudini e convinzioni in un continuo divenire che non si ferma mai. Quindi perché non provare e godere di ogni secondo?
Dopotutto, come qualcuno spesso affermava, “Life it’s a Movie”.