ESC Team con Fattoria L’Arca: Mayla e Antonio condividono la loro esperienza

 In Corpo Europeo di Solidarietà, Testimonianza

Il progetto del Team ESC “Team for Healthy Life 2 – T4HL”, finanziato dal programma Corpo Europeo di Solidarietà e gestito da Associazione Joint in collaborazione con Agriturismo L’Arca in Italia, si è concluso!

L’obiettivo generale del progetto, in linea con le priorità fissate per il 2021, era promuovere il benessere e uno stile di vita sano per i volontari e le comunità locali. È stata un’opportunità per i partecipanti di riconquistare uno spazio per socializzare in modo sano e sicuro, partecipando ad attività di volontariato che promuovono l’inclusione di gruppi vulnerabili, la salute e il benessere nelle comunità.

Le attività del progetto si sono concentrate su temi specifici, in linea con l’organizzazione ospitante e le esigenze della comunità locale:

  • natura e vita all’aria aperta
  • salute mentale
  • prevenzione/promozione della salute
  • nutrizione consapevole

Vediamo cosa ne pensano le persone che hanno partecipato!

La testimonianza di Mayla

Mi chiamo Mayla ho 27 anni e vengo da Roma. La frenesia della città mi ha sempre un po’ soffocata, e ho sempre sognato uno stile di vita più lento e in armonia con la natura. Quando ho ricevuto la notifica per partecipare al progetto ESC all’Arca, ho sentito che era l’opportunità che stavo cercando. Dall’istante in cui ho messo piede all’Arca, mi sono sentita a casa. L’atmosfera accogliente, le persone straordinarie e il contatto costante con la natura hanno creato un’esperienza indimenticabile. Ho imparato a coltivare l’orto, a raccogliere le olive, e ho persino provato a fare il pane. Ogni giorno era una nuova scoperta, un’opportunità per connettermi con la terra e con me stessa. Non è stato solo il lavoro fisico a arricchirmi. Ho condiviso momenti unici con i miei compagni di avventura, provenienti da ogni angolo del mondo. Abbiamo riso, abbiamo pianto, abbiamo imparato gli uni dagli altri. L’Arca è stata un luogo di crescita personale, dove ho affrontato le mie paure e ho superato i miei limiti. Ricorderò per sempre le albe trascorse nell’orto, la fatica della raccolta delle olive ripagata dalla bellezza del paesaggio, e i pomeriggi dedicati alla scoperta del territorio circostante. Ho fatto rafting sul fiume Lao, ho imparato a fare la pasta fresca, e ho lavorato la ceramica con un maestro d’arte. Ogni esperienza è stata un tesoro da custodire. L’Arca mi ha insegnato l’importanza di vivere il presente, di apprezzare le piccole cose e di connettersi con la natura. Sono tornata a Roma con il cuore pieno di gratitudine e con una nuova prospettiva sulla vita. Consiglio vivamente questa esperienza a chiunque cerchi un’avventura autentica e un’opportunità di crescita personale. L’Arca è molto più di una fattoria, è un luogo dove i sogni prendono vita.

La testimonianza di Antonio

Dopo un anno di volontariato all’estero in una grande città, ho deciso di continuare questo stile di vita, ma in un contesto diverso, più vicino alla natura e lontano dalla sovrastimolazione della vita cittadina. Mi aspettavo di trovare un luogo dove potessi stare a contatto con la natura e con altre persone, avere uno stile di vita tranquillo ed equilibrato e imparare di più sul giardinaggio e sull’agricoltura. In effetti, ho trovato tutto questo, e anche se vivere in comunità ha comportato alcune sfide – condividere la mia quotidianità con persone provenienti da background e stili di vita diversi o condividere una stanza con altre due persone – è stato anche un buon modo per imparare di più su me stessa e su come essere flessibile di fronte a nuove situazioni. Nel progetto abbiamo lavorato in agricoltura e manutenzione: piantavamo (non così spesso perché era autunno), raccoglievamo, diserbavamo i campi, scavavamo il terreno per mescolarlo con fertilizzante naturale, ci prendevamo cura delle piante di fragole, dipingevamo i tronchi degli alberi da frutto per proteggerli dalle infestazioni, smantellavamo vecchie strutture e ne costruivamo di nuove (ad esempio per le piante di fagioli), tagliavamo i bambù lungo il fiume, ecc. Abbiamo avuto anche una giornata dedicata alla raccolta delle olive e diversi workshop al di fuori dell’orario di lavoro (ceramica, pizza, intreccio di cestini, ecc.). Alcuni giorni il lavoro era impegnativo e fisico, e a volte c’erano compiti che richiedevano diversi giorni e potevano diventare un po’ difficili, ma nel complesso è stato molto gratificante lavorare all’aperto e sempre a contatto con la natura. Per me è stata un’avventura molto bella sotto ogni aspetto, quindi la consiglierei sicuramente a chiunque sia veramente motivato a provare questo stile di vita e desideri connettersi con la natura, anche quando la natura offre dei disagi, e rispettare l’ambiente e la campagna richiede impegno, così come vivere in comunità richiede capacità di adattamento.

Progetti ESC con il Corpo Europeo di Solidarietà

Una caratteristica speciale degli ESC Team è la breve durata, da 2 settimane a un massimo di 2 mesi, che li rende accessibili anche a giovani che lavorano o studiano e non possono dedicare un anno intero ai viaggi! Nonostante la brevità, i progetti offrono esperienze di vita intense e significative, durante le quali è possibile acquisire numerose competenze professionali. Vivendo e lavorando in gruppo, i partecipanti hanno l’opportunità di creare legami forti anche in un breve periodo di tempo.

Scopri i nostri progetti con il Corpo Europeo di Solidarietà!

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