Il corpo di solidarietà europeo per me?
Se devo descriverlo in una parola, sceglierei “esperienza”. Un’esperienza di vita, di crescita personale, di confronto, di sperimentazione, ma anche di crescita professionale e lavorativa.
Dico sempre “ho scelto il progetto, non la Polonia, ma poi sono stata sorpresa doppiamente, perché il progetto è bellissimo ed è in un posto stupendo”. Gdynia, la mia destinazione, è una città “magica”, come direbbe la mia mentore, il suo mare e la sua foresta mi hanno incantato dal primo giorno.
In questi mesi ho avuto anche l’opportunità di viaggiare e visitare anche altre città di questo meraviglioso paese, tra cui Sopot, Danzica, Toruń, Poznań e Cracovia.
Viaggiare e scoprire cose nuove fa parte di questa preziosa esperienza.
Il mio volontariato presso “Fundacja Dogtor” è stato, come ho detto, anche una grande occasione di crescita professionale e lavorativa. Ho potuto infatti sperimentare la realtà della Pet therapy, per la quale mi sono formata in Italia, in un paese diverso, traendo preziosi insegnamenti.
Ma l’ESC è soprattutto un’occasione di crescita personale, di incontro e confronto con l’altro, altre persone, altre lingue, altre culture, altre abitudini e, di conseguenza, con noi stessi. Mettendomi in gioco in una realtà nuova, con persone sconosciute e con una lingua diversa dalla mia, ho avuto l’occasione di conoscere meglio me stessa, i miei limiti e le mie potenzialità.
E con le persone giuste è tutto più bello: i miei compagni di viaggio hanno ricoperto sicuramente una parte importante in questa fantastica esperienza. Ho conosciuto persone stupende e ognuno di loro mi ha lasciato qualcosa di prezioso.
Un’ ESPERIENZA quindi, una grande esperienza, forse la più bella della mia vita!