Un progetto internazionale per potenziare l’attivismo giovanile
Tra dicembre 2017 e novembre 2019 ha preso forma Global Youth Advocacy (GYA) – codice 2017-3159 – 589792-EPP-1-2017-1-IT-EPPKA2-CBY-ACPALA –, un progetto co-finanziato nell’ambito del programma Erasmus+ con un budget complessivo di 149.990€. L’obiettivo era tanto ambizioso quanto urgente: rafforzare la partecipazione attiva dei giovani nei processi politici e decisionali, valorizzando il ruolo delle ONG giovanili come motore di trasformazione sociale.
Il progetto ha coinvolto sei organizzazioni (tre europee e tre latinoamericane) e ha messo in rete giovani, facilitatori, stakeholder locali e formatori, per promuovere l’advocacy giovanile come pratica di cittadinanza attiva, tramite l’educazione non formale, le arti visive, il teatro sociale e altri strumenti espressivi.
Educazione non formale e creatività per fare advocacy
Alla base di GYA c’è stata la convinzione che l’educazione non formale possa essere uno strumento efficace per la crescita personale e politica dei giovani. Il progetto ha promosso l’uso di metodologie artistiche, laboratori creativi e strumenti di educazione popolare per affrontare temi centrali per le comunità locali.
Le attività si sono concentrate su:
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Formazione delle ONG attraverso moduli su advocacy, comunicazione e attivismo;
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Creazione di strumenti concreti per sviluppare campagne locali;
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Coinvolgimento dei giovani, soprattutto quelli con minori opportunità, in percorsi di empowerment e partecipazione attiva;
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Sviluppo di capacità nei partner per gestire scambi giovanili E+ con metodologie artistiche e creative;
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Realizzazione di campagne di advocacy locali, sviluppate e implementate direttamente dai giovani.
Ogni organizzazione ha lavorato nel proprio territorio coinvolgendo attivamente stakeholder locali, giovani volontari e attivisti emergenti, con l’obiettivo di generare un impatto reale sulle rispettive comunità.
Una comunicazione curata e coinvolgente
Un tratto distintivo del progetto GYA è stato il forte investimento nella documentazione e nella comunicazione, grazie alla collaborazione con un videomaker professionista che ha seguito tutte le fasi delle attività. Ogni tappa è stata raccontata attraverso video promozionali e tutorial con sottotitoli in inglese, pensati per facilitare la replicabilità delle attività e la formazione di nuovi facilitatori.
I risultati sono stati condivisi su più canali:
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Il sito ufficiale www.globalyouthadvocacy.net raccoglie le buone pratiche, le descrizioni delle campagne, i materiali formativi e i video.
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La pagina Facebook Youthnetworks e il sito ha ospitato aggiornamenti, strumenti politici e notizie dalle campagne nazionali.
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È stato inoltre realizzato un opuscolo ricco di contenuti, che include teoria sull’advocacy, esempi concreti, descrizione dei moduli locali e metodologie replicabili da altre organizzazioni.
Un impatto moltiplicatore: dai territori locali alla dimensione globale
Global Youth Advocacy ha avuto un impatto significativo non solo sui partecipanti diretti, ma anche sulle comunità locali coinvolte. Ogni campagna di advocacy è stata costruita attorno a un tema specifico scelto dai giovani, con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza e influenzare in modo trasparente i processi decisionali a livello locale.
Grazie all’approccio partecipativo e creativo, i giovani coinvolti hanno potuto vivere un’esperienza formativa profonda, confrontandosi con contesti internazionali, sviluppando nuove competenze e dando vita a iniziative concrete di cambiamento.
Una rete di attivismo giovanile internazionale
Global Youth Advocacy non è stato solo un progetto, ma l’inizio di una rete internazionale che continua a promuovere la partecipazione giovanile e l’impegno civico attraverso strumenti accessibili, replicabili e innovativi. Il lavoro svolto ha rafforzato la capacità delle organizzazioni partner di agire come agenti di cambiamento, fornendo strumenti educativi e pratici che rimangono disponibili per nuove generazioni di giovani attivisti.



