Silvia ha aiutato la comunità LGBTQIA+ in Slovenia!

 In Corpo Europeo di Solidarietà, Testimonianza

Sono tornata da poco dal mio ESC di dieci mesi a Lubiana con l’associazione Društvo DIH (il cui acronimo in sloveno significa “associazione per l’integrazione degli omosessuali”).

In quest’esperienza ho contribuito all’emancipazione ed al miglioramento delle condizioni dei giovani appartenenti alla comunità LGBTQIA+ tramite laboratori ed eventi (anche nelle scuole), stand informativi, post promozionali sui social media volti alla sensibilizzazione su tematiche importanti (ad es. HIV/AIDS) o su giorni particolari dedicati a uno dei gruppi della comunità.

L’associazione, fondata nel 2003, è una delle più longeve in Slovenia (MC Legebitra è del 1998) a battersi per i diritti delle persone queer.

Lo scopo principale?

Creare degli spazi sicuri per giovani queer di qualsiasi orientamento romantico o sessuale, favorirne la loro integrazione nella società e promuovere sesso sicuro.

Društvo DIH si trova in Slomskova ulica 25, non lontana dal quartiere alternativo Metelkova, spazio autonomo dove la comunità LGBTQIA+ si riunisce per feste ed eventi, nonché punto di partenza della parata del Pride di Lubiana. Durante questo periodo, ho avuto modo di conoscere meglio la comunità locale ed internazionale, queer e non, e di esplorare anche altre città e parti della Slovenia e dei paesi vicini. Lubiana è una capitale piccola, ma non per questo priva di eventi e di storia. Infatti, la prima parata del Pride dell’intero paese si è tenuta qui nel 2001 ed è iniziata come protesta contro le discriminazioni subite da membri della comunità.

Ho trovato molto bello e significativo intrecciare lotte e proteste, partecipando in più occasioni a marce solidali con il popolo palestinese e vivendo concretamente e in prima persona la parola “attivismo”. Inoltre, grazie all’associazione, ho potuto partecipare il dicembre scorso al Festival dei film LGBT, che quest’anno compie quarant’anni ed è, nel suo genere, il più antico d’Europa.

Il mio volontariato è stato anche all’insegna della multiculturalità. Oltre ai coordinatori, volontari locali e alla mia collega volontaria sloveni, ho avuto modo di interagire con persone della comunità provenienti da varie parti del mondo: Svezia, Portogallo, Spagna, Argentina, Francia, Burundi, Irlanda, Iraq, Brasile, Serbia, Montenegro, Russia. Inoltre, ho partecipato a uno scambio giovanile in due parti in Georgia e Repubblica Ceca, conoscendo persone di altre nazionalità e ampliando così le mie vedute e conoscenze del mondo (grazie team Spagna, Armenia, Polonia, Georgia e Repubblica Ceca!). Anche se il mio ESC è giunto al termine, resteranno per sempre impressi nella mia mente i cibi di strada balcanici, come il burek, i lentissimi treni sloveni e le curiose targhe personalizzabili slovene (DR – MOTO), ma ancor di più tutte le storie, le risate, le scoperte, i pianti e soprattutto la certezza di aver stretto dei legami che non finiranno con questi dieci mesi.

Hvala lepa, Slovenia! (“Grazie mille!” in sloveno)

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