Alice in Turchia. L’esperienza di un training course per la gestione dei conflitti interculturali
Dal 18 al 25 gennaio 2017, in Turchia vicino ad Istanbul, si è svolto il Training Course “Intercultural Conflict Management in Youth Work” organizzato dalla Initiative for Intercultural Conflict Management in collaborazione con l’Associazione di promozione Joint.
Alice è stata una delle partecipanti italiane ed ha voluto raccontarci la sua esperienza.
“I’m gonna tell my mum that I’m a traveller, I’m gonna follow the sun” è il ritornello della canzone del dj Parov dal titolo ‘The sun’ ed ha rappresentato la colonna sonora dello scambio, il richiamo per capire che una sessione di attività avrebbe avuto inizio a breve.
11 nazioni e una trentina di partecipanti in cerchio, cosi è partito il nostro training course sui conflitti a Selimpasa, una cittadina sul Mar di Marmara vicino a Istanbul.
Un training course è prima di tutto un’attività per poter riflettere su una tematica e poter confrontarsi con persone provenienti da tutta Europa; un’occasione di scambio e di apprendimento in un modo non formale. Oltre al team italiano, hanno partecipato allo scambio anche giovani provenienti da Bulgaria, Ungheria, Spagna, Estonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Lituania, Romania, Serbia e Turchia.
Il gruppo era composto da persone con diversi background ed esperienze, studenti universitari e giovani professionisti accomunati dalla voglia di mettersi in gioco e approfondire il tema dei conflitti.Lo scambio ci ha avvicinato alla cultura turca. Abbiamo scoperto altri cibi tradizionali oltre il kebab dai nomi impronunciabili e sorseggiato il çai, il tè turco, ad ogni pausa proprio come i locals. La serata interculturale è stata un modo per scoprire curiosità e usanze anche degli altri paesi Europei.
Le attività sono state diverse e applicabili a vari contesti e ci sono stati forniti gli strumenti per negoziare e gestire i conflitti, attraverso workshop e giochi di ruolo intervallati da momenti più dinamici. Tramite presentazioni e discussioni ognuno ha avuto modo di condividere e portare la propria esperienza ma anche capire punti di vista differenti, sia nei momenti di attività che nel tempo libero.
In una società multiculturale dove gli scontri e le incomprensioni sono all’ordine del giorno, riuscire ad attuare delle strategie di mediazione e di gestione positiva del conflitto, si può rivelare una competenza chiave. Durante il corso si è creato un forte legame umano nonostante il breve arco di tempo, basato su fiducia e rispetto. Promuovere l’integrazione e l’inclusione significa anche prevenire e gestire i conflitti. Noi nel nostro piccolo abbiamo cercato di mettere in pratica queste parole concludendo il training con la creazione di un network e l’idea di rimanere in contatto anche oltre l’esperienza dello scambio.
Alice Caccia