Sei mesi di crescita e avventure: il volontariato europeo di Bianca a Rennes
A maggio ‘24 sono partita per Rennes, dove ho svolto per sei mesi il mio progetto ESC. Ero spaventata e allo stesso tempo entusiasta all’idea di vivere una nuova esperienza. Rennes si è rivelata subito essere una città accogliente e mentalmente aperta, capace di offrire sempre diverse attività. Essendo una città universitaria, si può respirare un atmosfera giovane e dinamica. Ho avuto modo di esplorare la città e creare nuove connessioni, questo anche grazie alla settimana lavorativa di 4 giorni che mi ha permesso di avere tempo a disposizione per ambientarmi in uno spazio completamente nuovo. Il primo giorno in Etudes et Chantiers sono stata accolta da Marion Leost, coordinatrice dei progetti di volontariato europeo e mia tutrice durante questi sei mesi. Ho conosciuto inoltre Nika e Salome, due ragazzi georgiani impegnati in Servizio civile, con cui ho condiviso parte del progetto e con i quali ho condiviso molti momenti positivi. Durante la fase iniziale, Marion ci ha seguito ed indirizzato nell’organizzazione dei campi estivi che si sarebbero svolti durante i mesi di Luglio e Agosto.
Dunque, ci siamo occupati della selezione dei volontari europei attraverso colloqui online e abbiamo preparato il materiale necessario per lo svolgimento dei campi. Successivamente abbiamo trascorso una settimana a Baia Mare, un piccolo paese a nord della Romania nella regione di Maramures, per partecipare a un progetto collettivo con l’associazione YMCA, dedicato alla realizzazione di uno spazio e di un orto comune nel museo etnografico all’aperto Satului. In seguito, ho trascorso una settimana a Narbonne, nel sud della Francia, per partecipare a un primo seminario di formazione insieme ad altri volontari coinvolti in progetti ESC in Francia. E’ stata una settimana intensa e divertente, dove ho avuto modo di conoscere persone e approfondire le lingue. Durante il mese di Luglio invece, per tre settimane, si è svolto uno dei campi estivi a Redon, una piccola cittadina a sud di Rennes. Qui, collaborando con altre due associazioni, Concordia e Mapar, insieme a Camille, una ragazza francese con la quale ho legato molto, abbiamo coordinato un gruppo di 18 volontari di differenti nazionalità per la durata di tutto il campo. Abbiamo organizzato il lavoro settimanale suddividendo il gruppo in tre team, per alternare i turni di lavoro con i turni della cucina e per gestire le varie attività collettive svolte nel tempo libero. Il lavoro consisteva nella restaurazione di due punti storici nella città, ossia il ‘Lavoir de la Houssaye’, un antico e tradizionale lavatoio utilizzato all’epoca per lavare i panni e il ‘Monuments des Morts’ di Redon, dedicato ai caduti di guerra.
In seguito, terminato questo campo, ho raggiunto un altro gruppo di volontari, a Bulat Pestivien, un piccolissimo villaggio a Nord di Rennes, nella Cotes d’Armor. Qui, abbiamo pernottato in tenda, in un camping immerso nella natura. Il lavoro, durante questo campo, consisteva nel restaurare il muro della scuola del paese. Un’esperienza davvero particolare e altrettanto intensa per i luoghi visitati, le persone incontrate e la magia del posto. Credo che la Bretagna abbia realmente qualcosa di magico, ho avuto modo di vivere a pieno la cultura del posto e vedere paesaggi meravigliosi. Infine, durante l’ultima parte del progetto ho partecipato alla seconda e ultima formazione a Parigi e mi sono dedicata, attraverso le fotografie, alla valorizzazione dei progetti e delle attività svolte durante questi sei mesi. Sono grata di aver vissuto questa esperienza, il tempo è volato. Sono stati sei mesi significativi che mi hanno lasciato molto. Termino questo progetto felice, portando con me una maggiore conoscenza e consapevolezza generale e inoltre una maggiore fiducia nei confronti di quello che sarà.
Bianca