“Donkeink”. Uno scambio in mezzo alla natura per un’Europa sempre più unita
Dall’8 al 17 settembre 2017 si è svolto, presso l’Ostello dei Balocchi di Ligonchio, lo scambio giovanile “Donkeink” organizzato da No Borders e finanziato dal programma Erasmus+. Hanno avuto l’opportunità di partecipare una trentina di ragazzi di 13-17 anni provenienti da Italia, Portogallo, Romania e Slovenia.
Con le montagne reggiane, la buona cucina italiana e gli accoglienti ambienti dell’ostello a fare da cornice, noi partecipanti ci siamo divertiti a riscoprire la bellezza della natura, dell’arte e della creatività, cose che spesso tendono a passare in secondo piano nella quotidianità. Abbiamo apprezzato la bellezza del vivere qualche giorno slow, di creare opere d’arte a partire da elementi naturali (come per esempio le foglie utilizzate dalla monotipia) e di passeggiare nella natura conducendo degli asini.
Importante è stato anche imparare a lavorare sia individualmente per scoprire un po’ se stessi, i propri talenti e le proprie passioni ma anche collettivamente. Emblematica è stata la preparazione dell’evento finale: ciascuno ha realizzato un elaborato con la tecnica della monotipia, poi il gruppo si è riunito per progettare una modalità con cui unire tutti i lavori realizzati singolarmente e si è messo quindi all’opera creando un poster di 4 metri che univa ogni opera individuale. Infine, il poster è stato portato a Lucca per presentarlo al pubblico.
Questa è stata una delle numerose attività proposte volte al team-building, una soft skill essenziale per la futura vita lavorativa e per la cooperazione europea. La cooperazione europea è stato un tema importante dello scambio. Tramite chiacchiere, serate culturali in cui i diversi gruppi nazionali hanno racconato qualcosa del proprio paese, della loro cultura e della loro percezione della vita condotta lì, i partecipanti hanno allargato i propri orizzonti e scoperto somiglianze interculturali che a volte non si aspettavano.
Tramite attività legate alla natura si sono fatti i primi passi verso un’Europa sempre più unita e verso una riflessione più profonda sulle proprie passioni e sui diversi strumenti disponibili per nutrirle.
Sonia Messori