Il volontariato europeo di Alessia In Lettonia

 In SVE

Ho riflettuto per un paio di giorni su cosa volessi raccontare in questo articolo, perché ogni singolo dettaglio sembra degno di condivisione, ma, dato che non posso scrivere un saggio breve, ho deciso di fare una piccola selezione.
Facciamo prima un passo indietro: ciao, mi chiamo Alessia, vengo da Rimini, ho 21 anni e lo scorso 12 novembre ho preso parte a un progetto SVE presso Gulbene, cittadina situata nella parte nord-orientale della Lettonia.

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Lavoro nel secondo asilo della città (sì, è proprio quello il suo nome!) dal lunedì al venerdì tutte le mattine e due pomeriggi a settimana. Ad essere precisi il martedì mattina coordino le attività sportive nel primo asilo di Gulbene assieme ad altri due volontari (un ragazzo austriaco e una ragazza tedesca), con cui inoltre convivo.

volontariatoOltre all’appartamento e al lavoro, condividiamo anche le lezioni bisettimanali di lettone in cui l’insegnante, per ovvi motivi, comunica con noi in inglese; a tratti è complicato dover imparare il lettone usando la seconda lingua, ma sicuramente è un modo efficace per migliorare il proprio livello.
Tra i nostri doveri rientra anche dare lezioni di inglese online ad un piccolo gruppo di persone: ottimo per entrare in contatto con la comunità in questo periodo difficile!

Tornando ai miei doveri: l’asilo si compone di sei classi con bambini di età compresa tra i 2 ez i 7 anni. Qui organizzo mini laboratori di artigianato e aiuto le insegnanti nella cura quotidiana dei bambini; ovviamente il tipo di attività che svolgo varia molto a seconda del gruppo. Per fortuna ad organizzare le attività settimanali viene in mio aiuto la mia mentore, una persona fantastica con cui collaboro molto volentieri. Ad essere sinceri ogni singola persona che lavora nel “mio” asilo è sempre disponibile e gentile nei miei confronti, e il vero salto di qualità (in termini di relazione) è avvenuto quando da più un formale buongiorno [Labrīt] si è passati a un più colloquiale ciao[Čau]. Altra persona degna di nota è la direttrice: nonostante sia sempre molto impegnata trova sempre un paio di minuti al giorno
per assicurarsi che io stia bene e per portarmi un caffè e un dolcetto, molto graditi quando la temperatura arrivava ai -15°! Devo dire che si è superata quando abbiamo festeggiato il mio onomastico (celebrazione sentita quanto il compleanno qui in Lettonia) e, oltre a decorare l’ufficio, ha preparato una deliziosa torta al cioccolato. In quella giornata inoltre ogni classe mi ha regalato un biglietto di auguri, a mio parere un gesto dolce tanto quanto la torta!

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Ovviamente non sempre tutto è stato rosa e fiori: dalla lingua al sentire nostalgia di casa al non riuscire a trovare il giusto approccio con tutte le nuove persone da incontrare(coinquilini compresi)… Sono tante le sfide che ci si trova davanti, ma è proprio da queste che si impara.
Ancora ho cinque mesi davanti a me, quindi ho ancora tanto molto tempo per continuare a crescere e per riuscire a visitare questo paese pieno di sorprese(e di ottimi dolci).

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