La figura dal mentore: la riflessione di Anita dello Staff di Joint

 In Formazione, Staff

In questo articolo, ospitiamo le parole di Anita Marques. Anita fa parte dello staff dell’Associazione Joint ed ha voluto regalarci una riflessione sulla figura del mentore, scaturita dalla sua stessa esperienza e da un recente corso svoltosi a Roma. Il mentore ha ruolo cardine in ogni esperienza di servizio di volontariato europeo e capirne l’importanza diventa un’ulteriore occasione d’apprendimento.

A queste righe voglio dare il titolo di “Mentoring the Mentors”, perché questo sono stati per me i quattro giorni di partecipazione al corso SALTO “Mentoring in EVS”, organizzato dalla Agenzia Italiana per i Giovani e promosso nel sito di Salto-Youth.net. In questi quattro giorni, ho avuto l’opportunità di conoscere altre persone che come me si sono lasciate coinvolgere nella avventura di fare da mentore a qualcuno, per guidarlo in un progetto che farà per sempre parte della sua vita.13320901_578039822364793_3408000159329960098_o

Magari mi presento. Mi chiamo Anita Marques, ho 26 anni e sono portoghese. Sono arrivata in Italia per fare il Servizio Volontario Europeo, una delle esperienze più belle della vita sino ad ora. Sono arrivata nel Febbraio del 2013, non parlavo l’italiano e poco l’inglese. Confesso che ero un po’ timida però allo stesso tempo osservavo molto e questo mi ha aiutato in 5 mesi ad imparare l’italiano ed ora, dopo 3 anni e mezzo, parlo l’italiano abbastanza bene, chi mi conosce può confermarlo.

13335516_10209636408571283_7287791307585997466_nIl mio progetto era a Passignano Sul Trasimeno, in mezzo a belle colline, in un posto chiamato Panta Rei (tutto scorre), un centro di educazione ambientale. Lì ho imparato molte cose, dall’agricoltura sinergica alla costruzione in bioedilizia, ma quello che mi ha appassionato di più è stata la cucina. Ho imparato la cucina italiana (più quella umbra devo dire). In 5 mesi di progetto, ho avuto persone che mi hanno guidato, che mi aiutavano a stare bene, a trovare il mio spazio, a conoscere me stessa e a rispettare lo spazio degli altri. Questo è stato molto importante per me e per quello che ho iniziato a fare dopo la mia esperienza. Capendone l’importanza, ho iniziato a guidare altri, che come me, arrivavano in Italia per fare un progetto. A Panta Rei, ho fatto la tutor a volontari per quasi 2 anni ed ora che mi sono trasferita a Milano da quasi un anno e mezzo, faccio la mentore per l’Associazione Joint e per la Casa per La Pace.

Che cosa significa essere mentore di qualcuno? Questa è la domanda che avevo dentro di me tutti i giorni. Facilmente scriviamo progetti, pensiamo ai volontari che vorremmo accogliere ed alle attività per loro, ma quando arrivano, come facciamo, realmente, a guidarli? Come si fa a far stare bene qualcuno quando alcune volte persino tu, hai bisogno di stare male? Essere mentore non è solo ascoltare i problemi personali della persona che ti parla, ma anche riuscire a dargli input che gli facciano capire come vivere l’esperienza nel modo migliore.

Una delle cose che ho capito, durante il corso di Roma, è che dobbiamo accettare il fatto che alcune volte le persone non riescono a raggiungere tutti gli obbiettivi che si erano prefissati. Dico questo perché si è parlato tanto dei volontari che sono tornati a casa a metà del progetto e questo è sempre molto difficile da accettare.
Durante il corso, ho conosciuto persone che, tutti i giorni, pensano ad aiutare e guidare ragazzi che si trovano lontano dal proprio paese e dai loro affetti. Sono tanti i sacrifici e le difficoltà, ma l’amore e la passione per quello che si fa, ripaga sempre di tutto.13268080_577234705778638_2585705385762607100_o

Durante il corso, abbiamo parlato di “Coashing and life style”, “Hero’s Journey”, W curve, Hosting Organization, Sending Organization e Youthpass; tutti argomenti, che ci sono stati di aiuto sia per essere persone di riferimento per i volontari, sia per gestire meglio noi stessi ed il nostro tempo.
Abbiamo creato un bel gruppo in quei 4 giorni di Roma ed abbiamo finito il corso dicendo che tutti abbiamo fatto da mentore ad un mentore, perché condividere ed ascoltare le esperienze degli altri è sempre un fattore di apprendimento.

Anita Marques

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