Elenchi di Kathmandu (SVE in India) – speciale India: ultima parte

 In SVE

Continua il viaggio di Sara alla scoperta dell’India con la terza e ultima parte degli “Elenchi di Kathmandu “speciale India”. La prossima tappa, la città di Ahmedabad, sarà fonte di nuove scoperte e occasione per incontrare vecchie conoscenze.

 

India

7. Tramonti

Nei tramonti indiani il sole è una palla arancione, gigante, infuocata. È il sole che si vede nelle immagini della savana – o nella savana, per chi ci è stato. O forse è il sole che si vede quando si è vicini all’equatore e io, così vicina, non ci ero mai stata.

 

8. Shilpa

L’ultima tappa del nostro viaggio è stata Ahmedabad. Non è una classica meta turistica, quando la nomini pochi la conoscono. Però ci siamo andate perché lì abita Shilpa, una ragazza indiana che avevo conosciuto in ostello a Barcellona quasi 6 anni fa e che avevo ospitato per qualche giorno a casa mia mentre visitava Milano. Durante questi anni ci siamo sentite per gli auguri di compleanno e poco più, però almeno una mail all’anno ce la siamo inviate e così quando ha saputo che stavo in Nepal, abbiamo deciso di rivederci. È strano come vadano queste cose, gli incontri casuali e i re-incontri altrettanto casuali  (“come vanno le cose e cosa le guida? Un nulla” Tabucchi).

 

9. Navratri

Ma siamo andate ad Ahmedabad proprio in quei giorni perché lì si festeggiava uno dei maggiori festival induisti: Navratri. In questa occasione uomini e donne ballano per nove notti di fila in onore della dea Durga. Per tre sere di fila, Shilpa ci ha vestite con abiti tradizionali bellissimi (gonne lunghe fino ai piedi, corpetti, drappi e bracciali sonanti) e insieme siamo andate a ballare la danza Navratri. A piedi nudi, in un campo di sabbia, disposti in cerchi concentrici, al suono di musiche e tamburi si eseguono infinite volte 9 passi di danza grazie ai quali si gira attorno a se stessi e ai cerchi. Imparare questa danza è come imparare a leggere: i singoli passi sono come le singole lettere, eseguiti all’inizio lentamente e a fatica, come se fossero uno staccato dall’altro, ma poi le sillabe si fondono e non esistono più lettere ma il suono unico della parola. Il movimento diventa sempre più fluido, armonioso e veloce, fino –dicono- a raggiungere lo stato di trance.

 

10. Casa

Prima di partire per l’India non riuscivo a realizzare il viaggio che stavo per fare. Non mi sembrava davvero di partire perché, in un certo senso, sono già in viaggio. Eppure sul volo di ritorno, poco prima di atterrare, ho visto dai finestrini dell’aereo i campi di riso e le montagne del Nepal e improvvisamente ho sentito “casa”. Viaggiare in India è stato bello, emozionante e al tempo stesso faticoso, frenetico. Il paesaggio e il popolo nepalese sono accoglienti e rilassanti. Il Nepal è povero, ha un decimo delle merci che si possono trovare in India, le persone vivono in maniera semplice (molto al di sotto dei nostri standard) e in quella che mi sembra un’accettazione pacifica della povertà. L’India mi è sembrata, invece, più difficile da vivere e da comprendere; il paese è ricco e affannato dalla corsa al progresso e per le strade ci sono poveri e mendicanti che questa corsa non riescono a reggerla.

 

Sara Colombo

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